opera che ho esposto alla Fiera di Verona 2015 nella sezione  I6 Spazi Indipendenti Italiani. Canne raccolte nell'aria dismessa del Woodpecker a Cervia-Milano Marittima, cucite e montate su struttura geodetica, luci al led

 

 

invito a partecipare alla edizione diArtVerona|Art Project Fair, che si è tenuta dal 16 al 19 Ottobre  2016 nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere,per la sezione Independents, da quest’ anno rinominata i6.

 

i6 nasce per dare spazio e visibilità, in una fiera d’arte moderna e contemporanea, alle più interessanti realtà artistiche e sperimentali italiane, che si muovono in maniera autonoma ed emancipata rispetto al sistema istituzionale e che sono spesso catalizzatrici di nuove tendenze.

 

SPAZI INDECISI

Spazi Indecisi sperimenta interventi di valorizzazione dei luoghi in abbandono, innescando processi di rigenerazione urbana leggera attraverso dispositivi culturali che spaziano e ibridano i diversi linguaggi contemporanei, in un campo di indagine per artisti, fotografi, architetti, urbanisti, paesaggisti e cittadini, che mette in relazione passato, presente e futuro.

Spazi Indecisi cerca il mutamento, coglie le opportunità che genera, in un percorso in divenire che ha come obiettivo la riappropriazione consapevole - per via culturale ed estetica, prima che urbanistica - degli spazi comuni grazie ad uno sguardo nuovo, che salda territorio e creatività attraverso una sperimentazione inedita.

Sono centinaia gli spazi in abbandono: ognuno di loro rappresenta una ferita dei nostri tempi.

Con In Loco, spazio di ricerca diffuso, museo senza pareti, guida turistica alternativa e in continua evoluzione che racconta il territorio, rendendo visibili, attraverso l’utilizzo di qr-code, speciali contenuti multimediali, fruibili appunto in loco, si è cercato di valorizzare e rileggere un patrimonio (ville, conventi, colonie marine, edifici industriali, parchi di divertimento, chiese, etc.) in Romagna, accomunato dallo stato di abbandono, che rischia di essere dimenticato.

Ad ArtVerona viene presentato l’itinerario artistico DO.VE. (dotted venue), che rilegge in chiave contemporanea 8 residui urbani, grazie alle opere realizzate ad hoc da 8 giovani artisti - Barbara Baroncini, Alice Cesari, Luca Freschi, Elena Hamerski, Matteo Lucca, Maurizio Mercuri, Stefano Ricci e Francesco Selvi -diretti da Patrizia Giambi, che ha  contribuito come artista con un suo progetto personale.