Una casa, lì intorno
by Caterina Iaquinta, 2010
34 Whites Houses in my life è il lavoro che Patrizia Giambi ha inserito
nella quadreria realizzata su una delle pareti della "casabianca" di
Anteo Radovan. Il lavoro è pensato per la mostra, ispirato al tema
della casa che è parte centrale nella ricerca di Patrizia Giambi.
La casa è un luogo ideale e immaginario, è il luogo che si costruisce
via via nel proprio percorso, quello che si abbandona o quello che
finalmente ad un certo punto si trova. Così come nessuna casa esiste
davvero senza che qualcuno la abiti, la viva, imprima su questa tracce,
vi depositi la patina del vissuto del proprio abitare (nel senso di habitus
lat.). Ma forse uno dei momenti più forti in cui si avverte cosa è “casa”è
quando guardando delle abitazioni dall’esterno si intuiscono scene di
vita quotidiana che si svolgono all’interno. Patrizia Giambi ha colto tutto
questo e l’ha composto realizzando un piccolo lavoro in cui l'occhio e
l'intenzione del visitatore (della casa) è il cuore.
Le 34 case di Patrizia Giambi sono case da sogno, architetture
stupefacenti di ogni parte del mondo, che l’artista
riporta in piccole foto e colloca una accanto all’altra per essere guardate e
osservate anche al loro interno. Dietro le immagini fotografiche, c'è infatti
il frammento di una storia, un ricordo, un dato temporale composto da
poche righe ma che fanno parte di una più lunga memoria personale,
altre invece sono chiuse dal “segreto”. Chi guarda è così portato a
cercare in quelle case, fra le stanze, a immaginare dietro le pareti di
quelle prestigiose abitazioni. L'artista in questo caso ci dona la possibilità
di una divagazione, di scavare nella nostra memoria passata, di ricostruire
la nostra storia all’interno di una delle 34 case che ci mostra, così come
l’artista ha fatto con la sua nascondendola tra le pareti delle 34 case
bianche.
Patrizia Gambi ha lavorato su tre livelli la memoria, la casa (che è luogo
della memoria per eccellenza), e la fantasia del visitatore della casa.
In quale casa viviamo, qual’è la nostra casa, in quante trascorreremo
momenti della nostra vita sono le linee che suggerisce Patrizia Giambi.
Seguire le tracce di Cosimo, il barone rampante di Italo Calvino, che
aveva deciso di trovare la sua casa tra le fronde e s'impossessò di
un'intera foresta, o vivere una “casabianca” e
ritrovarsi nel luogo della memoria?
Caterina Iaquinta
2010