Tino GrisiÂ È stato osservato che la video arte utilizza le stesse tecniche di coinvolgimento dello spettatore già utilizzate dalla pittura rinascimentale (rappresentazione di piani ravvicinati ecc.) e inoltre usa gli stessi formati del supporto (pala, predella, trittico, ciclo). Si può precisare che la pittura sacra occidentale, prendendo nel Medio Evo la propria strada rispetto a quella bizantina, ha accentuato l’elemento narrativo della storia sacra come appare nei grandi cicli pittorici sulle pareti o sulle vetrate nelle chiese: pertanto la video arte introduce realmente il movimento che nella pittura finora si poteva solo fingere con artifizi prospettici. I video si richiamano in modo particolare a un filone molto importante della pittura sacra, l’allegoria. Essa è una chiave per comprendere anche gran parte dell’arte contemporanee, compresa la video art, nel suo intento di trattare i grandi temi della vita umana: nascita e morte, sofferenza e gioia, bene e male ecc. Il “trittico” di san Giacomo apostolo, mediante una sorta di danza in cui è inserita la statua del santo, indica al fedele la necessità di un cammino interiore verso la rigenerazione della propria vita, cui alludono i rami gemmati.